Iniziative Pubbliche 2020

Nel mese in cui i 3.000 soggetti del “gruppo maschere” hanno indossato le mascherine fuori casa, gli stessi hanno in tendenza avuto meno nuove infezioni da Sars-CoV-2 rispetto ai 3.000 del gruppo di controllo “senza maschere” (42 infezioni verso 53), ma all’opposto in tendenza più episodi di Covid-19 nelle loro famiglie (52 episodi di malattia nei propri “grappoli” familiari, verso 39 in quelli del gruppo di controllo). Inoltre il 40% (~1.200 soggetti) del “gruppo maschere” ha ridotto l’attività fisica. Il bilancio non sembra favorevole.

Inoltre, la mascherina scherma a ogni espirazione i germi in eventuale moltiplicazione nelle vie respiratorie di un infetto, ma una parte ne è così reinalata, aumentando la carica cumulativa dell’infetto e peggiorando in potenza il decorso. Le mascherine non andrebbero indossate quando il rischio di contagiare altri è minimo (ad es. in genere all’aperto), né tenute a lungo quando non necessario.

Perché un’infezione dia malattia serve il contatto con una dose infettante sufficiente e che il nostro organismo sia suscettibile. E stato pubblicato modello immunologico di COVID-19

L’articolo integra tale modello con alcune proposte strategiche finora trascurate su:

  • come ridurre/evitare che arrivino agli alveoli polmonari cariche virali eccessive
  • misure concrete e quasi ignorate dal pubblico su come migliorare la salute in genere e potenziare le nostre difese verso le infezioni.

Le misure proposte sono empowering, non si concentrano sulla minoranza di pazienti con infezioni gravi in atto, ma sulla maggioranza dei non infetti, o con infezione lieve, perché resti tale.

Vi sono fortissime prove scientifiche che l’attività motoria dà benefici per la salute e nel prevenire la mortalità generale e da malattie infettive. Ferma restando la forte raccomandazione di svolgere anche attività motoria a casa, iniziare a discutere di riaprire i parchi e permettere in tutta Italia, nel rispetto delle distanze di sicurezza, un’attività motoria all’aperto (dunque anche passeggiate, per i bambini giocare all’aperto con i soli familiari…). Chi fa attività motoria rispettando le distanze fisiche attua comportamenti meritori, tutela la salute propria, anche da infezioni, e alleggerisce il carico assistenziale per la società.