Iniziative Pubbliche 2021

Undici Associazioni aderenti alla Rete Sostenibilità e Salute, presa visione dei due Documenti scientifici allegati, hanno rilevato la coerenza dei ragionamenti sviluppati e l’importante documentazione a supporto, e chiedono di aprire subito un ampio dibattito su decisioni pubbliche di tale portata. La fiducia nelle Istituzioni democratiche non può prescindere dall’ascolto e da un confronto anche con posizioni critiche, per quanto ad oggi minoritarie, che partono dall’accettazione del metodo scientifico e da espressi riferimenti alle prove disponibili.

La Rete Sostenibilità e Salute e varie altre Associazioni mediche italiane, oltre a 700 (per ora) singoli medici e operatori sanitari impegnati nel SSN, nella ricerca di base e universitaria, nella prevenzione e cura dei malati di COVID-19, chiedono in modo motivato di non procedere, ad oggi, con la vaccinazione anti-COVID-19 dei bambini. Gli scriventi fanno riferimento alle prove scientifiche disponibili, senza rinunciare a discutere delle strategie più efficaci per sconfiggere la pandemia e rifiutando strumentalizzazioni antivacciniste.

Si segnala anche il link https://www.bmj.com/content/373/bmj.n1197 a un importante e ben argomentato articolo del BMJ, con la stessa richiesta.

Questo documento, aggiornato periodicamente, fa riferimento a prove scientifiche documentate, ed espone sia “le ragioni a favore”, sia “le criticità” delle attuali strategie vaccinali anti-Covid-19, chiarendo comunque che la vaccinazione non è né dovrebbe essere l’unica strategia di controllo, che assorbe tutte le risorse disponibili.

È rivolto:

  1. a chi prende o influenza decisioni di salute pubblica e stabilisce le politiche da mettere in atto
  2. ai curanti delle persone assistite, che per decidere se sottoporsi o meno alla vaccinazione, hanno bisogno di valutare seriamente pro e contro.

Le Organizzazioni che curano il documento ribadiscono di fare riferimento al metodo scientifico e alla medicina basata sulle prove, non intendono essere strumentalizzate da posizioni antivacciniste, ma nemmeno rinunciare a discutere nel merito di specifici vaccini e strategie vaccinali, come si considera normale poter fare con qualsiasi altro farmaco.

Tra i cinque caposaldi strategici per contrastare la pandemia da Covid-19: prevenzione primaria ambientale, prevenzione primaria comportamentale, profilassi vaccinale su soggetti a rischio, contrastare cure sbagliate e iatrogene, il quinto è:

5) promuovere cure appropriate che si mostrano evidence-based, sicure e sostenibili. Si allega sul punto un documento in progress, elaborato da un Tavolo tecnico cui il direttore editoriale delle Pillole è stato chiamato a partecipare per competenze, a prescindere da afferenze politiche. Il documento è già stato oggetto di una Conferenza stampa in Parlamento. Affronta un punto chiave per sciogliere la paura che ha fatto identificare per molti un’ “infezione” quasi con una condanna a morte, costituendo di fatto un potente fattore di aggravamento della Covid-19

Nella pandemia in corso le mascherine non sono solo «un piccolo discomfort per ottenere grandi benefici individuali e collettivi», ma un compromesso anche per la salute, da spingere solo fin dove sia ragionevolmente chiaro che i benefici sanitari prevalgono sui danni. In generale, l’adozione di misure di sanità pubblica andrebbe preceduta da ricerche valide (RCT pragmatici o studi con disegni assimilabili) e indipendenti che consentano di stabilire un bilancio netto tra benefici attesi e possibili danni. Le disposizioni sull’uso di mascherine all’aperto andrebbero ridiscusse.